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forme brutali

posacenere

Solidi essenziali, superfici grezze, volumi netti.

Questa serie di posacenere in cemento nasce dalla riduzione formale, dalla volontà di arrivare all’osso delle cose. Oggetti ispirati alle forme primarie della geometria – cilindri, cubi, prismi – e al linguaggio radicale dell’architettura brutalista: nudo cemento, masse compatte, angoli vivi.

Ogni pezzo è colato a mano, con piccole imperfezioni che raccontano la materia e il gesto.

Pensati per durare, per abitare gli spazi con silenziosa presenza, per portare sul tavolo la densità e l’equilibrio della struttura.

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geometria e industria

vasi

Vasi come microarchitetture, forme primarie scolpite nel cemento.

Questa collezione accoglie piante grasse in strutture solide, essenziali, ispirate tanto alla geometria pura quanto al mondo industriale. Ogni vaso è un omaggio alla forma e alla funzione.


La materia è grezza, il disegno netto. Ogni pezzo è colato a mano, con piccole variazioni che rendono ogni vaso unico.

Pensati per contrastare e valorizzare la delicatezza delle piante, sono elementi che rimandano a un’idea di paesaggio artificiale, duro e silenzioso.

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architettura del suono

ghettoblaster

Corpo in cemento, anima elettronica.

Questi stereo uniscono tecnologia contemporanea e materiali da costruzione, in un equilibrio tra brutalismo e funzionalità. La forma è quella di un parallelepipedo puro, scolpito nella materia: due speaker incassati nella massa, una maniglia in acciaio grezzo, griglie in lamiera forata.

Ogni dettaglio richiama i cantieri, le infrastrutture, il linguaggio diretto dell’industria.

Bluetooth integrato per una connessione invisibile, dentro una struttura pesante e stabile.

Oggetti che suonano e abitano lo spazio con presenza solida e silenziosa.

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LA MATERIA RESISTE!

Nient’altro che forma e materia.
Cemento, acciaio, gesto.
Oggetti fatti a mano per abitare il vuoto.